Domenica 28 luglio ricorre la Giornata mondiale contro l’epatite. La data scelta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è quella della nascita di Baruch Blumberg (28 luglio 1925), il biochimico statunitense insignito del premio Nobel per aver scoperto nel 1967 il virus dell’epatite B e sviluppato il primo vaccino.
Questa ricorrenza è l’occasione per tenere alta l’attenzione e aumentare la consapevolezza riguardo questa patologia, con l’obiettivo di proteggere la salute del fegato. Strumento fondamentale in questa battaglia è la prevenzione, che permette una diagnosi precoce e quindi maggiori possibilità che il virus non abbia già intaccato il fegato.
I virus dell’epatite B, C e D infatti causano un’epatite cronica, che può rimanere per molti anni asintomatica e degenerare in cirrosi e tumore epatico, responsabili di oltre 1 milione di morti all’anno. Oltre il 95% dei decessi per epatite sono legati a questi 3 tipi di infezioni croniche.
Nell’arco del 2023 sono stati segnalati al SEIEVA (Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, 267 casi di Epatite A (55 in Lombardia), 153 di epatite B acuta (31 in Lombardia), 51 nuovi casi di epatite C acuta (il 33,3% in Lombardia) e 58 casi di Epatite E (il 17,2% in Lombardia). Per l’epatite C cronica da HCV, un’infezione che non dà sintomi ma che è la principale causa di cirrosi e tumore del fegato in Italia, oggi sono disponibili cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi.
Per poter effettuare una diagnosi precoce e intervenire tempestivamente contro questa infezione, è attivo dal 2022 lo screening per epatite C in tutti i soggetti nati tra il 1969 e il 1989, finanziato dal Ministero della Salute e promosso da Regione Lombardia.
Il test prevede un prelievo di sangue standard per la ricerca degli anticorpi contro l’epatite C, che può essere effettuato singolarmente o insieme agli esami del sangue di routine. E’ gratuito ed è offerto a tutti i cittadini che accedono ai Punti Prelievo e ai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, qualora rientrino nelle categorie indicate.
Da ottobre 2023 Ats Insubria sta procedendo all’invio a tutti i soggetti residenti e appartenenti al target di una lettera di invito a recarsi presso i Punti Prelievo per richiedere il test di screening.
E’ possibile effettuare lo screening in tutti i Punti Prelievo (non serve impegnativa; sarà necessario solo firmare il consenso che verrà consegnato dal personale).
L’elenco dei Punti Prelievo, con le indicazioni per le modalità di accesso e gli orari https://www.asst-lariana.it/v2/6/?p=20
In caso di positività, il cittadino sarà ricontattato da un Centro Specialistico per effettuare il test di conferma e avviare il percorso di cura.
Il Centro • provvederà al riconoscimento dell’esenzione per patologia • prescriverà tutti gli esami necessari • darà inizio al trattamento antivirale.
